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Posted on 13 Giu, 2009 in Escursioni

Escursione sul Monte Gennaro 2 – La Vendetta

Escursione sul Monte Gennaro 2 – La Vendetta

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Secondo tentativo di conquista del Monte Gennaro dopo che lo scorso anno ci eravamo persi in modo ignobile tentando di raggiungere la fatidica vetta. La giornata è molto calda e il sole splende già alto quando io e Paola ci incontriamo sotto casa di Stefano. Andiamo a prendere Chiara e subito partiamo per San Polo dei Cavalieri, nei pressi di Guidonia vicino Roma. Arriviamo a Prato Favale e parcheggiamo la macchina. Ci prepariamo rapidamente e cominciamo a camminare.

20090617-gennaro03Questa volta abbiamo una mappa molto chiara dei percorsi e comunque, nel caso non dovessimo trovarli, abbiamo l’intenzione di puntare diritti alla vetta a costo di passare attraverso i rovi. Ci rendiamo subito conto che i segnali del sentiero (rosso-bianco-rosso) sono stati rimarcati di fresco e la cosa ci fa molto piacere visto che l’ultima volta era stato difficile trovare un percorso chiaro. Addirittura in alcuni punti il sentiero è stato delimitato da sassi. Percorrendo una strada totalmente differente da quella dell’anno scorso arriviamo con disinvoltura al Pratone dopo essere passati attraverso una mandria di vacche irrequiete. La camminata è stata molto piacevole fin qui e davanti a noi si apre ancora più bello, illuminato dal sole, l’immenso prato.

20090617-gennaro04Davanti a noi svetta Monte Gennaro e la sua croce, lo vediamo chiaramente stavolta. L’unica cosa che ci sorprende è che pensavamo fosse più vicino, invece per arrivarci bisognerà fare un bel po’ di strada. Prendiamo la nostra cartina e cominciamo a ipotizzare dove può iniziare il sentiero per salire in vetta. Continuiamo a camminare lungo il Pratone ma abbiamo smarrito i segnali del sentiero. Cerchiamo di non perderci d’animo ma ad un tratto cominciano a venirci gli stessi dubbi della scorsa volta: non sappiamo da dove cominciare la “scalata”.

Così passiamo al piano B, troviamo un punto dove la vegetazione è meno fitta, dove potrebbe esserci un passaggio e puntiamo diritti alla croce. Troviamo una sorta di sentiero, evidenziato da segnali blu (mai visti finora) e lo seguiamo cercando di mantenerci in rotta. La salita si fa sempre più ripida ma tra un dubbio e l’altro e con la paura di trovarci davanti un muro di vegetazione, finalmente arriviamo all’ultimo tratto prima della vetta. Ora tra noi e la croce c’è solo un mucchio di sassi e una salita ripidissima. Non c’è più alcun sentiero. Il sole picchia inesorabilmente sulle nostre teste e il caldo si fa sentire.

20090617-gennaro05Dieci metri prima della vetta incrociamo il sentiero rosso-bianco-rosso che arriva da tutt’altra parte 🙁 Non ci importa, siamo arrivati! La vetta del Monte Gennaro è nostra!…..e di altri due escursionisti arrivati prima di noi che stavano beatamente prendendo il sole sotto la croce. Siamo stanchi ma felici. Il paesaggio è mozzafiato anche se la foschia è parecchia e ostacola la nostra vista all’orizzonte. In lontananza vediamo il Pratone e ci sembra incredibile di aver fatto tanta strada. Mangiamo i nostri panini, ci riposiamo e scambiamo due chiacchiere con i nostri vicini di vetta. Dopo un’ora decidiamo di riprendere la strada del ritorno. Questa volta seguiamo il sentiero giusto, al contrario, per vedere da dove inizia. La discesa è parecchio difficoltosa. I sassi e il brecciolino rendono ogni passo incerto e la tensione sulle gambe fa soffrire le nostre ginocchia malandate. Fortunatamente, dopo un pò, il percorso diventa più tranquillo e piacevole. In men che non si dica siamo nuovamente al Pratone. Abbiamo capito dove saremmo dovuti passare e che siamo stati sviati dalle indicazioni errate di un escursionista incontrato la scorsa volta.

Dalla descrizione della precedente escursione:

“Incontriamo anche un altro escursionista solitario proveniente da un altro sentiero che, a quanto pare, si è perso come noi. Lui pensa di non aver visto il sentiero che conduce alla vetta quindi gira i tacchi e se ne va.”

20090617-gennaro06Ci soffermiamo sul Pratone a guardare le mandrie di cavalli al pascolo, affascinati dalla loro bellezza e divertiti dai loro accoppiamenti selvaggi. Uno di loro ha anche mollato una sonora scorreggia, cosa mai sentita da parte di un cavallo, almeno per quel che mi riguarda. Proseguiamo e dopo un’oretta di cammino arriviamo alle macchine, sudati, stanchi ma molto orgogliosi del risultato. Tornati a Roma ci premiamo con un gelato gigante con tanto di cialdina immersa nella Nutella offerto gentilmente da Stefano. Direi che ce lo siamo meritato! Alla prossima escursione!

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Le foto:

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File GPS:

Percorso rilevato dal GPS. Puoi usare questi file con il tuo apparecchio GPS per seguire il nostro stesso percorso oppure puoi aprirli con Google Earth per vedere il percorso che abbiamo fatto e, attivando la visuale 3D e l’opzione terreno, vedere il percorso in 3 dimensioni.

Per scaricare il file in formato KML CLICCA QUI

Se vuoi vedere il percorso in maniera più semplice su Google Map CLICCA QUI