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Posted on 7 Giu, 2008 in Escursioni

Escursione sul Monte Gennaro

Escursione sul Monte Gennaro

escursione_monte_gennaro

Sapo, Paola, Stefano, Chiara e Giorgia alla partenza.

Obbiettivo di questa escursione è di arrivare alla cima del Monte Gennaro, uno dei rilievi dei monti Lucretili nei pressi di Tivoli.

È mattina e sulle nostre teste l’angosciosa presenza di nuvole che non promettono nulla di buono . Arriviamo all’inizio del sentiero intorno alle 10. Il tempo sembra migliorare anche se ci sono sempre le nuvole a farci compagnia. Prepariamo gli zaini e cominciamo a salire. Il sentiero è piacevole e ben segnalato da simboli bianco-rossi. Già da qui, a 800 metri di altitudine, il panorama è molto bello, vediamo sotto di noi Marcellina e più in lontananza Tivoli. Camminiamo tra rocce e prati che ad ogni piccolo raggio di sole acquistano bellissimi colori in contrasto col grigio delle nuvole. Dopo poco comincia il sentiero nel bosco. Il freddo e l’umidità si fanno sentire quando il sole si nasconde dietro le nuvole o dietro le fronde degli alberi. Si continuano a seguire le indicazioni della guida che abbiamo trovato su internet ma arrivati in una radura, alla fine di un fiume prosciugato, non riusciamo più a trovare i segnali bianco-rossi che abbiamo seguito finora. Dopo un’avanscoperta di Stefano troviamo dei segnali rossi, non sono i nostri ma meglio di nulla. Proseguiamo di nuovo in foresta e crescono i dubbi. Abbiamo perso i punti di riferimento e i segnali non sono i nostri.

Andiamo a intuito cercando di orientarci con i monti che ci circondano e con il fatto che, fondamentalmente, dobbiamo andare in salita se vogliamo arrivare su una vetta. Dopo circa 1 ora di cammino ci si apre davanti uno stupendo pianoro erboso abitato da pascoli di cavalli e mucche. Questo è un riferimento che compare sulla nostra guida e la vista del monte Gennaro coperto dalle nuvole davanti a noi ci tranquillizza e preoccupa allo stesso tempo. Dopo poco ritroviamo anche i nostri carissimi segnali bianco-rossi. Pensiamo di aver ritrovato nuovamente la strada giusta, contiamo di arrivare sulla vetta entro “breve”. Riprendiamo il cammino ma le indicazioni della nostra guida ancora non corrispondono e non riusciamo a capire dove andare. Cerchiamo invano i riferimenti che ci vengono suggeriti ma non li troviamo.

“Troverete una casetta rifugio”……mmm no, della casetta non c’è traccia.

“Scavalcate un muretto”…….si, ok, ma qui è pieno di muretti!!!

Niente da fare, ci sentiamo intrappolati in questo prato gigante e non riusciamo a separarcene. Eppure la montagna è li davanti a noi ma non riusciamo a trovare il nostro sentiero. Incontriamo anche un altro escursionista solitario proveniente da un altro sentiero che, a quanto pare, si è perso come noi. Lui pensa di non aver visto il sentiero che conduce alla vetta quindi gira i tacchi e se ne va. Noi continuiamo a fare avanti e indietro ma della nostra strada non c’è traccia, proviamo a farci strada senza seguire le indicazioni ma nulla da fare, rimaniamo bloccati dai rovi dopo poco e siamo costretti a tornare indietro. Dopo ben 2 ore di supposizioni, tentativi e osservazioni, decidiamo di fermarci a mangiare sul pratone per poi riprendere la discesa verso le macchine. In ogni caso s’è fatto troppo tardi per tentare la salita e il tempo sta cambiando.

Mangiamo in fretta i nostri panini, disturbati da mille mosche e ragni. Riprendiamo il cammino. La discesa è faticosa e le nostre scarpe piene di fango rendono i sassi sul nostro percorso ancora più scivolosi. Arriviamo alle macchine dopo circa 1 ora e mezza. Appena il tempo di pulirci le scarpe e rientrare in macchina e si scatena un nubifragio. Dopotutto è stata una fortuna non aver concluso con successo l’escursione; se fossimo arrivati in vetta avremmo preso un bel po di pioggia e visti i molti alberi secolari che abbiamo visto squarciati in due dai fulmini è stato meglio così.

Per questa volta Monte Gennaro ci ha battuto ma tenteremo nuovamente.

Le foto:

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File GPS:

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